
Abbassiamo il Nostro Muro
A cosa servono le difese?
Quando accadono eventi inattesi e dolorosi o più semplicemente le circostanze della vita diventano intollerabili, in modo involontario costruiamo un muro per difenderci e per non farci toccare da ciò che altrimenti ci provocherebbe una sofferenza ancora più grande.
Innalziamo una difesa fatta di tanti piccoli mattoncini che ci mettono al riparo da qualcosa che sentiamo impossibile da sopportare.
Sollevare i mattoncini uno dietro l’altro
È fisiologico e parte della nostra natura, siamo fatti così, come cantava la sigla di quel vecchio cartone animato che da bambini ci portava alla scoperta del corpo umano.
Però, ad un certo punto, la difesa dovrebbe retrocedere e lasciare spazio all’elaborazione e all’attivazione delle nostre risorse.
Spesso invece costruiamo muri sempre più alti e le nostre difese si elevano nel tempo ancora più rigide. Qualunque cosa pur di evitare di soffrire. Quando ciò accade e ci ripieghiamo su noi stessi, è allora che un supporto esterno può essere di grande aiuto.
In psicoterapia scopriamo proprio cosa ci sia dietro quel muro, sollevando con delicatezza tutti i mattoncini.
Partendo dall’alto, uno dopo l’altro. Senza fretta.
Iniziamo ad abbassare il muro e a sbirciare dall’altra parte, prendendo coraggio dalle nostre ritrovate risorse.
E anche se metterci in gioco può costarci molta fatica, non potremo davvero mai sapere cosa ci attende là dietro e scoprire e conquistare le bellezze di un mondo di nuove opportunità.
Non potremo farlo finché non avremo abbattuto quel muro, solo allora potremo riempirci di una vista che ripaga sempre. Quella di chi è cresciuto e abbraccia la vita senza limiti di direzione.
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