Psicoterapia e Dolore Pelvico Cronico

“Riscoprire il corpo come alleato ”

Vulvodinia, vestibolodinia, prostatite cronica, prostatodinia, cistite abatterica, sindrome della vescica dolorosa, sindrome uretrale, dispareunia (dolore genitale durante i rapporti sessuali), sindrome dell’elevatore dell’ano, coccigodinia, proctalgia fugace, nevralgia del pudendo sono tutte patologie che rientrano nell’ambito del dolore pelvico cronico.

Il dolore pelvico cronico può essere definito come un dolore persistente o ricorrente, associato a sintomi delle basse vie urinarie, o indicativi di disfunzioni di tipo sessuale, intestinale, ano-rettale, ginecologico, senza riscontro obiettivo di infezioni né di altre patologie, per almeno sei mesi.

È una condizione destabilizzante per la persona, che si ritrova a convivere con un dolore cronico e invalidante più una serie di sintomi fisici e psicologici che influenzano profondamente la sua qualità di vita. 

Per la paura del dolore, possono svilupparsi una serie di condotte di evitamento (“Non esco per evitare di dover stare seduta troppo a lungo” oppure “Non parto perché non so se c’è il bagno lungo il tragitto”), possono aumentare i vissuti collegati all’ansia, all’impotenza (“Non so più cosa fare; le ho già provate tutte!”) e le credenze disfunzionali (“Non guarirò mai, devo rassegnarmi a vivere così”).

Non meno incisivo il peso che tutto ciò può avere sulla sfera sentimentale e sessuale che viene bruscamente interrotta con lo sconvolgimento di una dimensione precedente e un gran numero di vissuti, come colpa e vergogna.

Tutto ciò non fa che accrescere un circolo vizioso, che si rinforza, in cui il dolore aumenta.

La psicoterapia aiuta a interrompere questo circolo lavorando sulla gestione del dolore, offrendo supporto emotivo in un luogo sicuro, insegnando tecniche di rilassamento o di consapevolezza corporea e strategie funzionali per affrontare l’ansia o lo stress correlati.

Inoltre si può lavorare sulla modifica delle credenze disfunzionali e delle modalità con cui si fronteggia la quotidianità, offrendo modalità più funzionali di quelle esistenti, sulla vita relazionale e sessuale con strumenti dedicati come la terapia sessuologica o di coppia.

Poiché spesso queste patologie hanno un impatto traumatico si deve intervenire con strumenti terapeutici mirati, come l’EMDR o la Psicoterapia Sensomotoria, con la finalità di integrare tali aspetti all’interno dell’esperienza della persona che potrà riscoprire e poi portare con sé, la sensazione di poter di nuovo sentire il corpo come alleato, come un porto sicuro.

Per affrontare queste patologie, ed ottenere il miglior risultato, è importante comprenderne l’origine e dove necessario attivare un percorso multidisciplinare (in cui può essere necessario rivolgersi ad uno o più professionisti come ginecologi, urologi, proctologi, fisioterapisti esperti nella riabilitazione del pavimento pelvico, istruttori di yoga e mindfulness) così da poter integrare sguardi ed approcci diversi con l’obiettivo comune di recuperare benessere e vitalità nel senso più ampio possibile.

 

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“Con l'esercizio, la consapevolezza e la pratica aggiungiamo dei mattoncini utili a costruire la casa del nostro benessere"